venerdì, dicembre 15, 2006

Lettera aperta (?) a Gino & Michele

La prima SMEMO comprata è stata quella dell'86. La seconda mi è stata regalata e l'ho trovata sorprendente...nel senso che ho trovato la sorpresa di un tot di giorni in più. Il tempo poi mi ha insegnato che la SMEMO aveva come pubblico preferenziale quello di giovani studenti (proprio come la milanese che per prima mi ha traviato con la stessa, ciao Roberta) e che quindi il formato originale era quello a 16 mesi, dal quale veniva derivato quello a 12, che anni dopo prenderà una forma ancora più autonoma. Ero giovane e inesperto, e soprattutto avevo un sacco di pagine in più da riempire. E così è nata questa lettera di protesta. Ogni volta che la leggo, fin da allora, appena finito di scrivere, mi chiedo cosa cavolo significhi la prima frase. Non l'ho mai capita.

E' inutile continuare a tormentarci come se il delirio non fosse ancora finito.Gino e Michele
La verità è che ci mancano le idee, e la calligrafia poi si rovina, ed è forse colpa mia se la SMEMORANDA '87 inizia tre mesi prima che quella '86 finisca?
Questo si chiama boicottaggio, e verrò su da voi a farvi ripiegare tutte le orecchiette che nasceranno in queste insulse pagine in più.
NON NE AVEVATE IL DIRITTO!
Come se la SMEMO fosse un'agenda come tutte le altre.
Ti eri già convinto di avere UNA solleva morale, UNA ritempra spirito, UNA madre-sorella-amicadelcuore-confidente-novelladuemilaadusopersonale ed ecco che Gino & Michele (in stampatelo per rispetto) te la sdoppiano manco fossero Silvan & Binarelli in tournèe ensemble.
EH NO! Così non si fa, cari miei agendieri..agendisti..managender programmagende o come cavolo si dice..eadessoiocheddevofà?
Mollare l'altra e iniziare questa, o finire l'altra e lasciare inutilizzati 90 fogli per i rispettivi 142560 quadrettini? (se non ci credete provate voi a contarli...)
Se ogni vostro aficionado ha perso 1Kg dietro a questo incredibile dilemma (ma che dico incredibile..credibile!) pensate a quale enorme peso devono sopportare le vostre coscienze (e meno male che siete in due, come Gianni & Pinotto, Stanlio & Ollio, Bruce & Bongo etc. etc.).
No, non potete dire che vi sentite male, che vi gira la testa e non ce la fate più a guidare, ma non fateci ridere a dire che...(continuate voi che Bennato la canta così veloce che io non riesco a scriverla) non potete evitare il confronto con i vostri lettori, non potete fermarvi ora, dovete leggere fino in fondo! (Non è vero, fate conto che l'ultima frase sia detta da qualcun'altro...è che la mano a volte scrive da sola..)
Nel lontano 1981 un idillio estivo con una milanese mi fece conoscere la SMEMO, e lì iniziò una lunga bolina (BOLINA non bobina) conclusa soltanto il Dicembre '85, quando riuscii a raggiungere la tanto agognata boa in una libreria milanese: finalmente ero uno SMEMORANDINO (o forse SMEMORANDESE ma delle mie difficoltà a trovare il sostantivo giusto ne avrete già piene le palle? scatole? pelotas?..) cioè un possessore di SMEMO (ma forse è più corretto ammettere che non sono io a possedere "lei" ma "lei" che ha stregato me) pronto a riempirla di notizie sconcertanti (cioè scontentantezze) e di nefandezze (cioè notizie nefandi), di deliri grafici e alfanumerici (tutta colpa del computer), di cronaca rosa, nera, verde,gialla, rossa...
Comunque sia l'intento principale era di riempirla , e non si può proprio dire che abbia avuto delle incredibili difficoltà (e ci risiamo con l'incredibile) anche perchè in talune occasioni ho dovuto aggiungere pagine supplementari perchè non ci stava tutto quello che avevo in mente (non avete mai pensato a un formato tabloid?).
Quindi una partenza al Gran Lasco (maiuscolo così sembra più veloce) con vento forte, e già non vedevo l'ora di arrivare all'altra boa, sognavo di una SMEMO già completa amorevolmente riposta nella libreria dei segreti per conservarla e accudirla "finchè morte non ci separi" e di un'altra già pronta ad accogliere fra le sue pagine le mie sconcertantezze ((notizie sconcertanti) e le mie notizie nefandi (nefandezze), i miei deliri grafici e (sentite rilegettevi le righe un tot fa che io mi sono già rotto).
E proprio quando sembrava che andassi così sparato che neanche il mixage di Italia e Azzurra mi sarebbe stato dietro, ecco la boa non prevista: UE' ma non è mica sempre Domenica (merda, mi ero preparato la battuta e poi non mi ci è stata: come spalla funziono proprio male..), vabbè che a volte lo spazio non mi bastava, ma avere per ogni giorno uno spazio doppio mi sembra un po' esagerato (e a me, da buon genovese, gli sprechi proprio non piacciono).
Ma chi me l'ha fatto fare di spendere tutti questi soldi per una specie di rompicapo psicologico atto a distruggere il morale (Amleto con un problema del genere è diventato pazzo e poi si è ucciso(?)), per un problema in più da aggiungere a quelli di una insulsa vita (come se non fossero già abbastanza)?
Nessuno.
Infatti io non l'ho fatto (e beccatevi il gioco di parole).
A me la SMEMO la hanno regalata. (Lo ho scritto completo per evitare di fare errori stupidi tipo l'anno, lh'anno, la'nno etc. etc.)
Dice:"Ma allora che ti lamenti a fare?"
Chi, io?
Mi sto forse lamentando della SMEMORANDA?
Per carità che poi chi me la ha regalata (per la forma verbale vedi sopra) si offende.
Per me è tutta colpa di Gino & Michele (in corsivo per disprezzo) che hanno sopravvalutato le capacità psicofisiche e di pazienza degli SMEMOFAN.
"Ma questa lettera non ha senso!"
E chi voleva darglielo.
Io volevo solo riempire le prime quattro pagine della nuova SMEMORANDA '87.

Marco Silveri

Nella lettera, fotocopiata dalle 4 pagine e regolarmente spedita, erano elencate alcune informazioni necessarie per il corretto funzionamento della stessa. In questa trasposizione ne sono state aggiunte alcune per spiegare alcune peculiarità legate alla scrittura manuale sulle pagine della Smemo.
Eccole.

ISTRUZIONI PER L'USO

  1. Si comincia dll'inizio
  2. Non cercate linguette da tirare. Non ce ne sono e anche se ce ne fossero sarebbero inutili: NON è una lettera minatoria
  3. Se non sei Gino e non sei Michele stai attento: ogni lettura non autorizzata è passibile di una condanna da 1 a 10 anni di ascolto continuo di canzoni di Claudio Villa presentate da Pippo Baudo e Mike Bongiorno che si litigano. Ospiti Pupo, Christian e Luis Miguel (la pena, già prevista per una lettura non autorizzata della SMEMO '86, non è applicabile a chiunque legga la presente tramite il blog nel quale è stata pubblicata. Sarei proprio un bel bastardo se la tenessi valida.)
  4. La battuta della Domenica sarebbe funzionata se la parola "Domenica" non fosse stata la prima a rimanere fuori proprio da Domenica 21 Settembre per finire in Lunedì 22.
  5. Ovviamente stampatello e corsivo scritti a mano libera sono diversi, qui no. Ma il senso spero sia chiaro lo stesso.
  6. Si inizia dall'incomincio

LEGENDA DEI SIMBOLI USATI

  • ! - punto esclamativo
  • ? - punto interrogativo
  • (?) - dubbio - i dubbi di questa lettera (dubbi angosciosi, oserei dire amletici, soprattutto il secondo) sono:
    1. ma "aperta" che vuol dire?
    2. alla fine Amleto si suicida sì o no?
  • 1 - uno
  • 2 - due
  • 3 - ok ok, simpatico, umoristico...ah ah..taglia corto
  • O - O o zero a seconda del cOntestO (per esempio czerontestzero non ha senso e da dire è una chiavica)

Infected

Che cosa volevano
quei due mercanti che continuavano a litigare
lo sa solo il destino
così crudele
da farmi perdere il sudore
in questa sporca bettola ai confini del mondo civile

Che cosa volevano
i gabbiani che spensierati sfioravano l'acqua
inquieta
del mare vicino alle scogliere?
I prati verdi occupavano l'occhio
interrotti solo da qualche cespuglio
e dal limite invalicabile dell'abisso
Un respiro
forte
Ah, questa sì che è vita

Che cosa volevano
trecento negri incazzati
che correvano
dietro l'unico cinese presente in questo buco di mondo
nascosto dietro l'angolo della grande City?
Forse spremerlo come un limone
o forse riportare tutto alla normalità
anche se di normalità
in questo posto
non si può proprio parlare
Forse è stato meglio rimanere nel dubbio

Che cosa volevano
le migliaia di turisti
che invadevano gli Champs Elysèe
se non trovare in quella bolgia
un po' dell'atmosfera di Parigi
così difficile da ingoiare dopo quella
fatidica
telefonata
E il cameriere mi chiede cosa voglio
milioni di immagini mi attraversano la mente
tutte della stessa persona
e dalla bocca mi esce:
"Avez vous en Lemonsodà?"
Potrebbe andare peggio?

Vita

Sceneggiato con puntate sempre eguali
e sempre diverse
battito di ciglia dell'infinito
breve, meravigliosa vita

E noi
sospesi sul filo della ragione
perdiamo volentieri l'equilibrio
ma tentiamo di cadere in piedi

E a volte non ci riusciamo

Gli anni 80 e la Smemo

Le SmemoIl mio compleanno si avvicina e ho avuto un regalo davvero speciale...la mia Mamma ha ritrovato in cantina la fatidica scatola cone le mie Smemo degli anni '80, per la precisione dall'86 (l'anno della mia prima Smemo...comprata cercandola con il lanternino a Milano in trasferta che a Genova ancora non arrivava) al 93...quelle dopo ce l'avevo già a casa.

Questa scoperta ha due effetti fondamentali: ho completato la serie di 20 (anzi, oramai 21) anni di Smemoranda e ho ritrovato un sacco di materiale che rischiava di perdersi nel tempo (come lacrime nella pioggia...).
Putroppo ancora risultano dispersi i foglietti (di questi tempi si potrebbe chiamarli "pizzini") che in Elsag erano stati riempiti di "scritture libere" (chiamarle poesie mi spaventa e mi sembra irrispettoso..).
Ma è anche vero che un po' di quelle cose sono state proprio trasferite nelle Smemo di quegli anni insieme alle cose nuove che scrivevo.

In particolare sono molto contento di aver ritrovato quelle Smemo che avevo il tempo di curare, e quindi sono piene piene di un vero e proprio diario (oltre che di robe creative), una precisa cronaca giornaliera che mi fa ritornare a quei tempi...è sorprendente scoprire come quasi tutto non sparisca dalla memoria, ma semplicemente si vada a nascondere, e di come basti una traccia per andarla a ritrovare.
Molte delle Smemo che sono venute dopo aver cambiato lavoro sono state lasciate purtroppo vuote, quando il tempo è diventato frenetico, quando l'ufficio e una scrivania dove trovare il quarto d'ora necessario a scrivere "quello-che-era-successo" è diventato un miraggio, quando la testa era occupata da tante, troppe cose.

Ma la Smemo è rimasta comunque una compagna del quale non sono mai riuscito a fare a meno. E che a volte ho ritrovato, a spizzichi e bocconi. E non me la faccio mancare neanche adesso che il "luogo" dove depositare le mie "cose" è diventato un altro.

Comunque: si apre una nuova sezione dedicata ai flashback. Fino a nuovo ordine, a meno di brevi parentesi che saranno comunque annunciate, tutto quello che troverete da adesso in poi sono estratti da quelle pagine, da quegli anni, da quei giorni.

Buona lettura...