mercoledì, agosto 31, 2005

Incredibile...ancora imparo..

E ho ancora voglia di imparare.
L'estate non ha portato consiglio. Ancora vago nella mezza età con la mente vorace di un bambino. Ma con molta meno capacità di imparare e flessibilità ad adattarsi. Anzi...sto diventando sempre di più un vecchio arcigno...ogni tanto mi preoccupo sul serio...
Il lavoro sta procedendo bene. In teoria il contratto scade il 30 di Settembre, ma tutto qua si muove come se fosse un limite virtuale. Questo non fa che confortarmi...
La saga di Michael Marshall solleva inquietanti domande sulla natura umana, e apre uno scenario ragionevolmente interessante (anche se fantasioso fino a prova contraria) sulla sorte dell'uomo di Neanderthal...
Del fatto che quello fosse uno dei grandi misteri irrisolti della storia avevo già sentito alcune voci...
Consiglio vivamente di leggere "Uomini di Paglia" e "Eredità di Morte"...sono scritti bene e molto interessanti. E aiutano a rimanere sull'orlo della pazzia, cosa indispensabile per soppravvivere senza uniformarsi e scoprirsi urlante nella via che accoglie gli uscenti dal Grande Fratello e contento di esserci.
Assolutamente splendida, lucida, spietata, cinica la pagina dedicata alla fredda analisi della vecchiaia.
La dicotomia che mi accompagna in questi tempi mi rende "dipendente" sia dai miei figli che dai miei genitori.
Da un certo punto di vista sto continuamente elaborando il distacco (spero nel "giusto" ordine) per non arrivare impreparato. Non c'è niente di sentimentale o di mistico in questo. Pura fredda analisi dell'inevitabile.
Mi spaventa l'essere così analitico, spietato, cinico.
A volte mi chiedo quanto mi sto perdendo della mia vita di ora rimuginando continuamente su quello che arriverà e tentando di capire in anticipo come affrontarlo.
Farò un esempio banale: lo scorso Dicembre, all'approssimarsi del mio quarantesimo compleanno, mi è improvvisamente apparsa l'idea di quale sarebbe stato il mio regalo speciale. Non so esattamente perchè, nessun evidente indizio era apparso, ma una serie di piccoli eventi me lo avevano fatto immaginare.
Quanto ho sperato di essermi sbagliato, quanto ho sperato inuna splendida e inaspettata sorpresa.
E invece no.
Come al solito avevo capito tutto, con lo "splendido" risultato di rovinarmi la sorpresa. Oh, per carità: ho indovinato il miglior regalo che avrei potuto desiderare, e quindi, da un certo punto di vista, un piccolo sogno si è realizzato. Ma stavolta avrei preferito essere un po' più "numb" e cascare anche dal pero.
Esempio stupido, e poco importante. Ma penso che inquadri abbastanza bene il mio dilemma.
E' arrivata l'ora.....posso andare....ci si sente...

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