giovedì, settembre 01, 2005

Antropologico, Geografico, Mistico o Edonistico?

Mi approprio della suddivisione del genere umano meditata da una insospettabile fonte di saggezza perchè mi ha colpito e mi ha messo in discussione.
Una affrettata risposta nel suo blog non ha fermato la procedura automatica di autoanalisi che è andata avanti per conto suo, ogni tanto apparendo con annunci del tipo "Edonistico? Ma fammi il piacere..." e gettandomi nello sconforto più assoluto.
Alla fine ho deciso che questa entità doveva essere rimessa sotto il controllo della Procedura Principale, e le ho prestato un ascolto più attento.
Devo dire che non aveva tutti i torti.

Cito: "Edonistica: alla quale forse appartengono coloro che cercano il vero nella carnalità, nell'amore, nel vino."

Sebbene io possa autodefinirmi un sano e maniacale edonista, che fa dei piaceri carnali, emozionali e materiali una filosofia di vita rifuggendo qualsiasi forma di demonizzazione della ricerca del piacere, devo ammettere che non credo che questa categoria possa annoverarmi fra i suoi appartenenti.
La sottile differenza, che poi non è così sottile, sta nel cercare "il vero" in tutto ciò.
Io "uso" il piacere come meglio credo, ne estraggo energia e buonumore, cibo per l'anima e per il cervello, carburante e lubrificante per il motore.
Ma mi guardo bene dal considerarlo fonte di verità.
Le verità vengono fuori dalle persone che con te condividono la ricerca del piacere, dai luoghi e dalle cose che ti donano il piacere ma soprattutto del piacere (ahimè) dobbiamo imparare a farne a meno senza perdere la voglia di cercare e la fiducia di trovare le verità che ci servono per puntellare il nostro viaggio.
Credo che cercare la verità "nella carnalità, nell'amore, nel vino" abbia il pericoloso possibile effetto collaterale di renderci schiavi di queste cose, che automaticamente porta anche all'annulamento del piacere (vero piacere) che potrebbe sgorgare da quelle fonti.

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