giovedì, ottobre 05, 2006

Medioriente

Affronterò un argomento che è connesso con il post precedente, ma non direttamente, e sicuramente ancora più delicato, perchè va a toccare uno dei buchi neri della coscienza collettiva che forse non si chiuderà mai...che forse è giusto che non si chiuda mai.
La mia sensazione è che siamo e resteremo un bel po' ostaggi del popolo ebraico e di Israele.
Se dici qualcosa che va leggermente contro corrente vieni immediatamente accusato di antisemitismo, cosa che aborro, così come aborro tutte le ideologie razziste, naziste etc. etc.
Considero assolutamente imbecille discriminare delle persone per la loro appartenenza a un popolo o a una cultura.
Chiarito questo, trovo veramente difficile accettare l'atteggiamento che ha Israele nei confronti del popolo palestinese e come l'opinione pubblica invece lo consideri cosa legittima e giusta.
Lungi da me l'idea di giustificare il terrorismo e l'utilizzo di qualsiasi forma di violenza.
Ma troppo spesso ci dimentichiamo come, un bel po' di tempo fa, qualcuno si è arrogato il diritto di prendere un bel po' di gente, strapparla dalle proprie case, dalle proprie terre, confinarle semplicemente dicendo:"Ora quella non è più casa vostra, non è più la vostra nazione, non è più la vostra terra: si chiama Israele"
Come se fossero stati loro la causa della diaspora prima e dell'olocausto dopo.
Come se fosse necessario per lavare la coscienza di chi era stato a guardare troppo a lungo quello che stava succedendo senza intervenire.
Se è vero che lo stato di Israele è stato giusto crearlo e deve essere salvaguardato, bisogna farlo senza dimenticare cosa è stato strappato, negato, rubato a chi era prima dove adesso c'è proprio quello stato.
Se si dimentica quello e si preferisce utilizzare la forza, quello che tornerà indietro è solo violenza.
Cosa che è ampiamente dimostrata da tutto quello che è successo in questi anni.
La questione medioorientale è risolvibile solo se ambo le parti capiscono che con i fucili e le bombe non si va da nessuna parte.
Che c'è abbastanza spazio per tutti, e che le faide bisogna metterle in cassetto da ciudere a chiave e per sempre.
Mentre lo penso, e lo scrivo, mi rendo conto di quanto sia difficile, di quanto era stato fatto nella giusta direzione, di quanto siamo tornati indietro.
E a quanti si fanno paladini dell'avanzato occidente cristiano vorrei chiedere una semplice cosa: se invece che la Palestina, come terra dove impiantare Israele avessero scelto la Pianura Padana...dove saremmo ora?
Chi sarebbero i terroristi?
Chi gli integralisti?
Come sempre succede, è molto più facile estremizzare che moderare, litigare che collaborare, parlare che ragionare.
E sparare.
E uccidere.

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