venerdì, settembre 09, 2005

Bill Gates

Mi danno fastidio i pregiudizi.
Mi danno fastidio quando sono basati su delle pose o su delle leggende metropolitane.
Mi danno fastidio quando “dicono tutti che è così”.
Mi danno fastidio quando fa figo essere “contro”, “off”, “under”.
La Microsoft e Bill Gates.
Lavoro nel campo dell’informatica, il destino ha voluto che diventassi un esperto dei prodotti e delle tecnologie prodotte dalla Microsoft, con le quali tutti, prima o poi, abbiamo a che fare.
Ora: nell’immaginario collettivo oramai si è radicata l’immagine di Microsoft=inferno, Bill Gates=demonio. Sicuramente nel mondo dell’informatica, ma credo molto anche al di fuori.
Partiamo dalla parte professionale.
Non conosco solo i sistemi operativi e gli applicativi Microsoft. Ho avuto a che fare con molta più roba. E credo di poter dire che quello che fa la Microsoft non è meglio di tutti gli altri o peggio di tutti gli altri. È roba fatta ragionevolmente bene, checché se ne dica ragionevolmente stabile, con magagne ragionevolmente della stessa misura che altri prodotti software.
Anzi: avendo approcciato il mondo Microsoft da tanto, posso anche dire che mi ha abbastanza impressionato il modo in cui la Microsoft rimedia ai propri errori, anche strategici, e come riesce a migliorare i propri prodotti.
Sta di fatto che ho incontrato sulla mia strada prodotti peggiori, molto meno stabili, con prezzi ancora più assurdi.
Non ho mai capito le guerre di religione legate all’informatica. I programmi, i sistemi operativi si usano, non si adorano. Se ti piace una cosa la usi, se non ti piace non la usi.
Alcune cose vanno bene per quello, altre vanno bene per altro.
Il fatto che i sistemi operativi Microsoft siano i più diffusi al mondo non è dovuto a qualche complotto globale e meno che mai a una truffa ai danni dell’umanità.
All’inizio dei tempi Compaq e Microsoft erano i carbonari rivoluzionari che combattevano contro il gigante reazionario IBM ed era “fico” usare un compatibile con il DOS invece che un sistema PS/2 con l’OS/2 che infatti era utilizzato in tutte le banche, borghesi bastardi.
Insomma: le cose cambiano. E ora HP ha comprato la Compaq per diventare un gigante contro la IBM e Bill Gates è il borghese bastardo.
Passiamo a lui. Non mi è mai stato simpatico. Ho sempre condiviso l’impressione che sia diventato l’uomo più ricco del mondo sfruttando abilità altrui.
Poi ho provato a pensarci in maniera un po’ più oggettiva, non posso negare che l’ultima spinta me l’ha data la sua apparizione al Live8. OK, probabilmente marketing.
Ma ci sono alcune cose che mi hanno fatto meditare.
Prima domanda: da chi ha preso i soldi Bill Gates?
Da chi ha bisogno di comprare le medicine?
Da chi ha bisogno di mangiare?
Da chi ha prima intossicato e ora è costretto a comprare sigarette?
No: li ha spillati alle grandi multinazionali e da chi almeno aveva i soldi per farsi il PC per giocare o studiare.
Diciamo da quel 25% del mondo che sta sfruttando il restante 75%.
Di certo non ha potuto delocalizzare la “produzione” nel sud-est asiatico o in Cina: non fa mica pupazzetti.
Sì, magari qualche mouse e qualche XBox.
Ma il grosso, il software, lo fa dove si può produrre software. E anche se non posso esserne sicuro, dubito che nelle fabbriche cinesi dove sottopagano si sviluppi software.
Insomma, tendenzialmente ha fatto soldi in maniera meno sporca e vigliacca di un sacco di altra gente.
E di tutti questi soldi che cosa ne ha fatto?
Non è sicuramente un asceta. Non credo che si sia posto limiti restrittivi. Ma non credo che sia mai andato al Millionaire di Briatore, non mi sembra di averlo visto citato ai megaparty Hollywoodiani, meno che mai nella ville della Costa Smeralda o delle località In delle varie riviere in giro per il mondo.
Da quel che ne posso sapere direi che vive una vita sicuramente molto agiata ma ragionevolmente discreta.
E ha dato più di 5 miliardi di dollari in beneficenza.
Cinque MILIARDI di dollari.
Fanno circa 5000 milioni di euro.
Li avesse dati a noi ci avremmo tappato un bel po’ del nostro debito pubblico…
E a chi li ha dati? A chi combatteva la povertà.
Quando l’abbiamo saputo? Praticamente solo dopo il Live 8.
A pensar male era marketing.
A pensar bene qualcuno gli ha chiesto di mettere in prima fila anche la sua faccia per far capire che si faceva sul serio e lui, anche sapendo che quasi tutti avrebbero pensato male, ce l’ha messa.
A leggerla così stiamo parlando di un moderno e globale Robin Hood.
Ovviamente non è così. O meglio: non so se è così, non sono in grado di saperlo e meno che mai ho il diritto di giudicarlo.
Ma alcuni fatti non sono discutibili.
E io vedo un sacco di gente in giro peggio di Bill Gates.
E un sacco di multinazionali più spregevoli della Microsoft.
Cazzo, comincia quasi a essermi simpatico.

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